
Qui di seguito troverete diversi progetti di riforma di depenalizzazione della Cannabis che hanno portato a una flessione del consumo personale, sopratutto nelle fasce di età più giovani:
Le riforme alla politica della cannabis si sono concretate in tre livelli:
a) decriminalizzazione: il comportamento (uso, produzione o vendita) è equiparato ad infrazione minore, punibile con la multa;
b) depenalizzazione: il comportamento è forma/mente un reato, ma di fatto non è punito;
c) legalizzazione: il comportamento è legalizzato dì fatto e di diritto.
Decriminalizzazione in USA: 1973-1980
La cannabis è stata decriminalizzata fra il 1973 e il 1978 in dieci stati USA: Oregon (1973), Colorado, Ohio (1975), Califomia, Maine. Minnesota (1976), Mississippi, N. Carolina, New York (1977). Nebraska (1978).
In questi stati, il possesso per uso personale di marijuana fino a un'oncia (28,5 grammi) è un reato minore, punito con una multa fino a 100 dollari. In pratica, le multe venivano applicate molto di rado. Se poi si considera cne la coltivazione di marijuana veniva tacitamente tollerata, si può dire che per un certo periodo l'uso di marijuana è stato sostanzialmente legalizzato.
La situazione è poi radicalmente cambiata con la presidenza Reagan: a partire dai primi anni 80. Le coltivazioni sono state progressivamente eliminate, e la decriminalizzazione dell'uso è stata di fatto annullata da una serie di provvedimenti extra-gìudiziarì adottati dal governo USA contro i consumatori di tutte le droghe.
Sono peraltro interessanti le conseguenze che la decriminalizzazione ha avuto sul consumo della sostanza, nell'Oregon si è registrata, fra il 1974 e il 1976, questa evoluzione:
- aumento dei consumatori occasionali (almeno una volta nella vita) dal 19 al 24%;
- aumento dei consumatori correnti (quelli che hanno usato la sostanza almeno una volta nell'ultimo mese) dal 9 al 12%.
L'evoluzione del livello di consumo fra i consumatori definiti "correnti" era la seguente:
- uso aumentato nel 9% dei soggetti;
- uso inalterato nel 50%;
- uso diminuito nel 39% (cfr. Drug Abuse Council 1977. p.92).
Vi è quindi un aumento (seppure contenuto) del numero dei consumatori, ma una riduzione complessiva del livello dì uso.
In California, si è registrato un aumento dei consumatori: dal 9 al 14% della popolazione adulta; ma si è avuta una diminuzione complessiva dei livelli di uso:
- uso frequente (circa una volta al giorno o più): -7%
- uso medio (da una a qualche volta la settimana):+2%
- auso sporadico (meno di una volta alta settimana): +6%
Disaggregando i dati per età, risulta che l'aumento più marcato riguarda la fascia dei 30-39enni .
La decriminalizzazione in California ha determinato anche un risparmio di circa 100 milioni di dollari all'anno da parte dell'amministrazione della giustizia (cfr. .
Legalizzazione in Alaska: 1975-1990
A differenza che negli altri Stati USA, in Alaska vi è stata una legalizzazione non soltanto "di fatto", ma anche "di diritto": nel 1975, la Corte Suprema ha sancito il diritto costituzionale dei cittadini di coltivare, possedere e usare marijuana (fino a 4 once =113 grammi) in privato per uso personale, in aperta e clamorosa contraddizione con la Convenzione dell'O.N.U. L'altra singolarità del caso dell'Alaska è che il prowedimento è stato motivato su basi sanitarie. Infatti, la Corte ha considerato che le conseguenze provocate dall'alcoolismo in Alaska ("danni .alla salute, morte, violenza su familiari, abuso di minori e criminalità") erano di gran lunga superiori ai rischi dell'uso di marijuana - riconoscendo che l'uso di cannabis- può vantaggiosamente sostituire quello di alcool.
Non risulta che la decriminalizzazione della marijuana in Alaska, durata per quindici anni, abbia provocato effetti negativi. Nel 1982, la prevalenza di uso quotidiano di marijuana fra gli studenti dell'Alaska era del 4%, contro il 6,3% degli studenti USA . Al contrario, nel periodo 1982-1988 l'uso di cocaina fra i teenagers è diminuito molto di più che nel resto degli USA.
Nel novembre 1990 la legalizzazione è stata sottoposta a un referendum, appoggiato dal governo federale USA e finanziato dall'industria petrolifera . La proibizione della marijuana è stata ripristinata con una maggioranza del 54%.
Depenalizzazione in Olanda
A partire dal 1976, il governo olandese ha depenalizzato "di fatto" l'uso, il possesso e la vendita al dettaglio della cannabis; la legge prevede formalmente sanzioni per questi comportamenti, ma non viene applicata in base a motivi di priorità stabiliti dal Ministero della Giustizia. La vendita della cannabis avviene in piccoli bar, chiamati "coffee shop" i cui gestori sì impegnano a non esporre richiami pubblicìtari, a vietare l'uso di altre droghe, a limitare la vendita ai maggiorenni.
A distanza di quasi un decennio, la prevalenza di uso dì cannabis fra i giovani ha segnato questa evoluzione:
- 15-16enni: 3% nel 1976, 2% nel 1985;
- 17-18enni:10%nel1976,6% nel 1985;
Secondo un'inchiesta eseguita nel 1984 nelle scuole, la prevalenza degli studenti che usa cannabis quotidianamente è dell'1 per 1000
Decriminaiizzazione in Sud Australia
In Sud-Australia (uno Stato a governo laburista) vige dal 1987 la "cannabis expiation notice" (C.E.N.), secondo cui le "infrazioni semplici per cannabis" sono punite con una multa: i reati che rientrano nella C.E.N. sono:
- possesso di marijuana fino a 100 grammi e di hashish fino a 20 grammi;
- coltivazione fino a mille piante:
- possesso di accessori per uso e coltivazione.
Non rientra nella C.E.N. l'uso di cannabis in pubblico o in veicoli.
Altri comportamenti relativi a possesso o coltivazione di quantitativi maggiori restano reati penali. La legge è in vigore nello Stato della Sud-Australia, ed è stata confermata dal Parlamento nel marzo 1990, quando l'opposizione ha presentato emendamenti per abolire la C-E.N. La C.E.N. non ha determinato un aumento di consumatori nella popolazione scolastica .