Video Nanni Moretti e la centro sinistra italiano
Il trio Silvio Orlando - Nanni Moretti - Daniele Lucchetti si mostra ben affiatato come al solito.
La storia non è sicuramente la più originale del variegato mondo del cinema, ma scorre via velocemente e senza intoppi. Il professore di provincia idealista e sognatore, assoldato nell'entourage del pragmatico e cinico ministro prodigio e arrampicatore sociale, è costretto a scontrarsi con le dure regole della politica. Questa appare come un covo di tentazioni sia economiche che carnali, pronto a comprarsi le illusioni del colto professor Sandulli. E a tratti si esagera. E' vero che la politica non si fa nei campi Elisi, ma non si deve raffigurarla come il quinto girone infernale. Molto interessante è la figura di Botero (Nanni Moretti). Il cattivo della storia. Cinico, pragmatico, freddo, non si ferma davanti a niente. Proprio come quando, da arbitro, rimaneva impassibile mentre tutto il pubblico intorno lo fischiava, da ministro guarda alla meta senza curarsi di eventuali (dolorosi) danni collaterali. Botero, a tratti, sembra il ritratto di Bettino Craxi. Il suo partito ha tutti i connotati del PSI dell'epoca. Schiacciato dalle due grandi religioni, cattolica da una parte e comunista dall'altra, è costretto a reperire fondi instaurando il più tipico dei sistemi clientelari da prima repubblica. Allo stesso tempo, però, il protagonista interpretato da Moretti è modernissimo. La sua allergia all'ideologia, il suo riformismo lacrime e sangue, ricorda la linea politica trasversale del neo bipolarismo moderato. E se prendiamo il riferimento ai brogli, associandolo con lo scandolo Deaglio, il cerchio si chiude.