sabato 9 dicembre 2006

Ma lasciaci in Pacs!



Innanzitutto non posso che esprimere il mio disprezzo epidermico (nel senso che mi causa dei lancinanti sfoghi cutanei) per quest'uomo.

E non sto parlando di Hitler, che pace all'anima sua, per fortuna è morto.

Qualche giorno fa la Pollastrini ha confermato che entro gennaio saranno introdotti, finalmente, i Pacs. Come anche un ultras dell'atalanta (che si trova nella scala evolutiva tra i virus e i batteri) SA, questi istituti di diritto pubblico che normativizzano le unioni di fatto sono presenti in tutta Europa: paesi scandinavi, compresa la Danimarca, Inghilterra, Francia per non parlare della Spagna).

Ed ecco, però, che Ratzy non perde occasione per vomitare stronzate sull'argomento.

La cosa che più fa inkazzare è che lo fa in modo demagogico, creando un conflitto con la famiglia tradizionale e con il matrimonio che non esiste.

Innanzitutto criminalizzando i Gay, facendoli passare per i deviati di turno che vogliono sovvertire l'ordine naturale delle cose.

A parte che devono spiegarmi che cosa voglia dire natura perchè se in Platone e in Epicuro già 3000 anni fa si parlava di omossessualità, vuol dire che erano presenti molto prima che la Santa Apostolica Chiesa romana iniziasse a dire come dovessimo vivere.

Ma soprattutto

il pastore tedesco nazista dimentica chi sono i reali destinatari dei Pacs: gli eterosessuali.
Ci sono migliaia di coppie (per la precisione quasi 2 milioni in Italia) che di sposarsi non vogliono saperne, vedi perchè non sono in grado di impegnarsi in doveri solenni che il matrimonio prevede o perchè hanno divorzi dolorosi alle spalle o perchè sono troppo anziani per farlo o perchè sono CAZZI LORO.E per questo che impedire che queste coppie non possano godere delle libertà CIVILI è ideologico.

Estendere la successione necessaria, concedere la reversibilità della pensione, permettere al non-coniuge di autorizzare un'operazione in caso di necessità, sono quel minimo nucleo di diritti che servono per una convivenza dignitosa.

Ma mistificare le cose è stato, storicamente, la cosa che meglio è riuscita alla chiesa. Lo hanno fatto anche con Lazzaro, avete presente? Quello morto e poi risorto.

In realtà era stato condannato per sodomia e nel momento in cui Gesù accorreva, stava subendo la sua pena: essere sotterrato vivo! Il santone, che figlio di Dio non era, ma ragionava almeno 100 anni avanti rispetto ai suoi contemporanei lo sapeva e ordinò di liberarlo. Nel terzo e nel quinto secolo D.C, dato che c'era l'esigenza di discostarsi dal liberalismo pagano, il clero romano s'inventò la favoletta della risurrezione.

Ecco, sono passati 2000 anni ma i metodi sono rimasti gli stessi, con tanti saluti all'art 7 della costituzione.

Andate a fare in culo, va!

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