sabato 15 settembre 2007

Polemica Luttazzi Grillo V day. Video





Proposta di Beppe Grillo

1. NO AI PARLAMENTARI CONDANNATI
No ai 25 parlamentari condannati in Parlamento - Nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale

2. DUE LEGISLATURE
No ai parlamentari di professione da venti e trent'anni in Parlamento - Nessun cittadino italiano può essere eletto in Parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente

3. ELEZIONE DIRETTA
No ai parlamentari scelti dai segretari di partito - I candidati al Parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta


Cosa ne penso?

Grillo è un demagogo schizzofrenico che in Spagna, Inghilterra e Francia non avrebbe nessun seguito.

E' lo stesso discorso che si fa per Travaglio.

Travaglio è un iper - moralista. In Italia - però - è necessario.

Non stiamo vivendo la peggior fase politica che l'Italia repubblicana abbia mai conosciuto. Peggio di Tagentopoli. Peggio degli anni di piombo. Peggio delle guerre di mafia.

Almeno lì i politici erano corrotti ma, tutto sommato, capaci.

esempio. Quando D'Alema fotte Prodi per farsi fottere da Berlusconi con la Bicamerale lo fa consciamente. Quando D'Alema non si preoccupa di Turigliatto e quasi a marzo manda a puttane tutto li si mostra incapace.

oggi i politici non solo sono corrotti, sono, sopratutto inetti. Un mix non più sostenibile.

Siamo a livelli di collusione mafia - politica mai registrati in precedenza. I politici non nascondono più per chi tifano. Si sta instaurando un sistema lobbistico, fuori dalla legalità - il partito democratico ne è l'esempio lampante - vergognoso.

E' chiaro che il V - DAY non è la soluzione.

Nonostante questo non riesco a condannarlo. E nel momento in cui lo fai, si ha il dovere di porre un'alternativa valida.

Entriamo nel merito

1 punto.Dovrebbe essere articolato meglio. Porre l'ineleggibilita tout court è grossolano.. Però siamo il paese in cui i reati dei colletti bianchi non esistono, o meglio esistono, ma vengono penalizzati all'acqua di rose. Dato che la lezione di Merton dobbiamo ancora impararla, porre dei paletti è necessario.

Io sarei per mettere l'ineleggibilità a tutti coloro che sono stati condannati in via definitiva per reati con condanna > di un anno.

L'interdizione dai pubblici uffici non basta. L'art 58 va stravolto.

2 punto Se un politico è valido deve potersi candidare almeno per una terza legislatura. Ma noi siamo il paese, in cui, chi perde, rimane sempre in carica. Guardiamo quanti leader dei conservatori inglesi si sono susseguiti negli ultimi dodici anni. Le loro dimissioni coincidono - stranamente - con debacle elettorali. Noi abbiamo gli stessi ministri, vice ministri, sottosegretari e deputati da 20 anni.

Utilizzare la legge formale mi sembra esagerato. E' ora che i partiti si dotino di codice etico

3)Le preferenze non sono la bacchetta magica ma rappresentano il meno peggio. Il sistema clientelare e le collusioni mafiose ormai sono una realtà. Diamo la possibilità a chi ne ha i mezzi e la capacità di provarci. Almeno rendiamo le cose più difficili alla partitocrazia.

Non è tutto fumo negli occhi.

Un proporzionale puro alla tedesca con sbarramento al 5 per cento sarebbe una soluzione .

Ognuno si presenta con il proprio simbolo e il proprio programma. Se non superi il 5 per cento resti fuori e i voti vengono ripartiti proporzionalmente. Hai voglia di formare liste fantoccio per fottere il sistema. Per arrivare al 5 è una bella impresa.

il bipolarismo di coalizione crea solo immobilismo, malcontento e favorisce il clientelismo.

POLEMICA LUTTAZZI - GRILLO.

Il corriere della sera ha montato una polemica Luttazzi - Grillo. Polemica che c'è stata, ma impostata in maniera strumentale e meschina dal Corriere della Sera.

Luttazzi a proposito di Grillo:

AMBIGUITÀ'
Grillo si guarda bene dallo sciogliere la sua ambiguità di fondo: che non è quella di fare politica ( satira e teatro sono politici da sempre, anche se oggi c'è bisogno di scomodare Luciano Canfora per ricordarcelo ) ( -Canforaaaaa!- ), ma quella di ergersi a leader di un movimento politico volendo continuare a fare satira. E' un passo che Dario Fo non ha mai fatto. La satira è contro il potere. Contro ogni potere, anche quello della satira. La logica del potere è il numero. Uno smette di fare satira quando si fa forte del numero di chi lo segue. Grillo il problema manco se lo pone. ( La demagogia è naif. Lo sa bene Bossi, che ieri gli ha pure dato dell'esagerato: perchè una cosa sono i fucili, una cosa ben diversa è il vaffanculo. )

Scegli, Beppe! Magari nascesse ufficialmente il tuo partito! I tuoi spettacoli diventerebbero a tutti gli effetti dei comizi politici e nessuno dei tuoi fan dovrebbe più pagare il biglietto d'ingresso. Oooops!

- I partiti sono il cancro della democrazia.- dice Grillo, servendosi di una cavolata demagogica che era già classica all'epoca di Guglielmo Giannini. Come quell'altra, secondo cui " in Italia nulla è cambiato dall'8 settembre del 1943 ". Ma va' là!

Adesso Grillo esalta la democrazia di internet con la stessa foga con cui dieci anni fa sul palco spaccava un computer con una mazza per opporsi alla nuova schiavitù moderna inventata da Gates. La gente applaudiva estasiata allora, così come applaude estasiata ora. Si applaude l'enfasi.

Il marketing di Grillo ha successo perchè individua un bisogno profondo: quello dell'agire collettivo. Senza la dimensione collettiva, negata oggi dallo Stato e dal mercato, l'individuo resta indifeso, perde i suoi diritti, non può più essere rappresentato, viene manipolato. E' questo il grido disperato che nessuno ascolta. La soluzione ai problemi sociali, economici e culturali del nostro Paese può essere solo collettiva. A quel punto diventerebbe semplice, anche per Grillo, dire:- Non sono il vostro leader. Pensate col vostro cervello. Siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo.-

L'errore di Fondo di Luttazzi è che considera Grillo uno che fa - ancora - satira.

La satira nasce dai menestrelli che schernivano i rispettivi re, a Corte, per far ridere gli ospiti.

Ma chi pagava i menestrelli? Il RE.

Nel momento in cui Grillo decide di starsene fuori dal sistema - bisogna dargliene atto dato che non lavora in Televisione da un secolo - e si AUTO SOVVENZIONA attraverso i suoi spettacoli, smette di essere un comico satirico.

Il problema che sorge ora è chi cazzo è Grillo? Ecco. Per me è un Savonarola incolto che si spegnerà - ahimè - tra poco. Un sistema marcio ma strutturato come quello partitico non lo si smantella con due urla skizzofreniche

La polemica di Luttazzi non sta in piedi perché - grillo comico satirico - è un sillogismo che non si completa.

E' altrettanto vero che ll corriere ci ha marciato sopra e ha costruito il tutto in maniera meschina.

E non lo ha fatto perché gli Italiani non capiscono.

Il corriere ha impostato la polemica - subdolamente - per dire "Grillo è un fenomeno da baraccone e lo critica Luttazzi che come lui è stato epurato da Berlusconi".

Come se essere epurati dal nano bastardo dia delle patente speciali o ti uniformi in una determinata categoria.

Insomma

la polemica c'è stata, ma il corriere della sera resta il solito giornatucolo in mano ai poteri forti!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

sai che alla fine non ho capito una mazza di quel che volevi dire? un paio di consigli:
-se scrivi una cosa dovresti dimostrarla (ad es. la collusione mafia-politica di cui parli), altrimenti cadi anche tu nel qualunquismo. almeno grillo in genere cerca di fare discorsi (quando scrive) un minimo articolati
-usa solo e solamente parole del cui significato sei sicuro. se usi, chessò, sillogismo a sproposito, poi uno che sa cosa vuol dire quel termine lo nota e non presta più ascolto a quel che dici. non credo sia importante usare paroloni, se quello che vorresti esprimere può essere detto in termini più semplici

ciao!

cohoba ha detto...

prima critica: ti sei fermato solo alla lettura di questo post.

Ci sono diversi post che parlano di collusione mafia - politica. E' un argomento che mi interessa molto.
Prova a cliccare sulla tag camorra.

Parlo di Cuffaro, Bassolino, mentalità mafiosa..

Questo era un post incentrato sulla polemica Luttazzi - Grillo. Ho esposto il caso e ho scritto cosa ne pensavo.

Se mi dici cosa non hai capito, potrei spiegartelo..

2 critica

Sillogismo non penso sia un parolone, però hai ragione. E' un difetto che mi riconosco. Ogni tanto uso un registro, forse, inadeguato per un blog. Ed è un errore.

Ci starò più attento..

ps: la prossima volta firmati, però...

ciao ciao

Anonimo ha detto...

Credo che sulla 2° crtitica hai capito male: anonimo non dice che usi parole inappropriate, dice che proprio non ne conosci il significato (o almeno, dai l'impressione di non esserne del tutto sicuro) ma ce le piazzi lo stesso nella frase.
In pratica usi parole che nemmeno tu conosci per impressionare chi legge e farti vedere bello agli occhi dei comuni mortali che càpitano qui e leggono.In realtà lo fai per compiacere te stesso, probabilmente, boh!
Ciao.

cohoba ha detto...

e quali sarebbero queste parole?

cohoba ha detto...

Attenzione quando si critica, si devono specificarle bene. Altrimenti rimangone accuse fumose che trovano il tempo che trovano.

Mi sono riletto il post e sillogismo è l'unica parola fuori registro.

E sia in quella frase che nel contesto generale ci sta benissimo..

cohoba ha detto...

Qui abbiamo la frase:

La polemica di Luttazzi non sta in piedi perché - grillo comico satirico - è un sillogismo che non si completa.

Sillogismo: Il sillogismo (dal greco συλλογισμός, sullogismós - ragionamento concatenato, formato da συν "insieme" e λογισμός "calcolo")

La mia tesi è che il ragionamento di Luttazzi presenta una falla, nel momento in cui, considera Grillo, ancora un comico satirico.

Invece, nel momento in cui riempie una piazza, proponendo tre punti POLITICI è sicuramente qualcos'altro.

Indi dire Grillo comico satirico è un sillogismo che non si chiude, è un modo ,forse troppo dotto, di dire che il ragionamento di Luttazzi è errato.

Io ho usato sillogismo riferendomi al suo significato etimologico, cioè sillogismo = ragionamento concatenato.

Nel momento in cui una delle premesse, anzi la principale, del SILLOGISMO non è vero, cioè Grillo è un comico satirico, è normale che salta tutto il discorso di Luttazzi.

Perché caro il mio prete e anonimo che non ti sei firmato se leggete il post Luttazzi, accusa, tra l'altro,Grillo di non sciogliere le sue ambiguità.

"Grillo si guarda bene dallo sciogliere la sua ambiguità di fondo: che non è quella di fare politica ( satira e teatro sono politici da sempre, anche se oggi c'è bisogno di scomodare Luciano Canfora per ricordarcelo ) ( -Canforaaaaa!- ), ma quella di ergersi a leader di un movimento politico volendo continuare a fare satira."

Ora avete capito??

ps: se volete muovere delle critiche fatelo pure, però, attenzione, devono essere motivate!Altrimenti fate una pessima figura