lunedì 3 settembre 2007

Recensione con video del film fantascienza Soylent green





Anno 1973
Titolo Originale Soylent green
Durata 97
Origine USA
Colore C
Genere FANTASCIENZA
Specifiche tecniche CINESCOPE TECHNICOLOR
Tratto da BASATO SUL TESTO DI HARRY HARRISON
Distribuzione MGM
Vietato ai minori di anni 14

Regia
Richard Fleischer
Attori
Stephen Young
Leigh Taylor-Young
Edward G. Robinson
Brock Peters
Lincoln Kilpatrick
Paula Kelly
Charlton Heston
Mike Henry
Joseph Cotten
Cruck Conners
Sceneggiatura
Stanley R. Greenberg
Fotografia
Richard H. Kline
Musiche
Fred Myrow
Montaggio
Samuel E. Beetley

Trama: Siamo a New York, nell'anno 2022, ove quaranta milioni di abitanti lottano per sopravvivere, miseramente spartendosi lo spazio vitale assai scarso e le sempre piu' ridotte razioni di plancton sintetico prodotto dalla monopolistica industria alimentare Soylent. L'uccisione di un ricco signore, Simonson, porta il poliziotto Thorn e il suo collaboratore anziano Sol Roth a indagare sul caso. Mentre Thorn scopre l'appartenenza dell'assassinato al consiglio direttivo della Soylent, Sol arriva al nocciolo della questione: il defunto aveva scoperto che la Soylent.......[il finale è meglio che lo scoprite da voi....]

Recensione di cohoba.

Nell'ipotesi che l'attuale linea di sviluppo continui inalterata nei cinque settori fondamentali (popolazione, industrializzazione, inquinamento, produzione di alimenti, consumo delle risorse naturali) l'umanità è destinata a raggiungere i limiti naturali dello sviluppo entro i prossimi cento anni.
In questa frase è racchiusa la chiave del film. L'umanità raffigurata come un parassita che si sta nutrendo e sta consumando, senza preoccuparsi di trovare alternative, le risorse terrestri. Ecco, il film di Fleischer fa una descrizione, neanche troppo drammatica, di come la società potrebbe mutare nel caso in cui gli equilibri attuali saltassero. Ci si calerebbe in una società in cui tutti i valori etici e umani affermati da millenni di secolarizzazione e conquiste civili non esisterebbero più. Il rispetto per la vita umana crollerebbe ai minimi termini. E, quindi, chi potrebbe impedire a una setta religiosa di cooptare le persone affamate e disperate verso l'eutanasia? Chi fermerebbe una multinazionale priva di scrupoli di usare i cadaveri per ricavarne del cibo? Parlare di etica quando si deve sopravvivere è un lusso pleonastico che costa troppo caro. Ciò che oggi appare assurdo, diventerebbe routine.
Si è vero può apparire un po' tutto apocalittico.Sempre di un film si tratta. Ma qualche avvisaglia stiamo iniziando ad averla.
Film da vedere: 7.




2 commenti:

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie